Soft Porn degli Sbucciaginocchi - Audio recensione

(Qui c'è l'audio recensione, qui sotto la trascrizione di quanto detto nel video in forma d'articolo.)










Soft Porn
- contrazione di Softcore Pornography
etimologicamente deriva da:
Soft, che sta per gentile, mansueto
core, che sta per cuore
porne, che sta per prostituta
e graphe che sta perdisegno,


il termine sta  a significare qualcosa come
“Prostituta disegnata con cuor gentile.”

Al giorno d’oggi nel mondo la produzione di pornosoft è diffusissima: viene usata ad esempio nei video musicali    per veicolare musica di scarso valore o per messaggi pubblicitari sinestetici.

Ma oltre ad essere un filtro, un bisbiglio all’orecchio della trasgressione, un escamotage per espandere in larga scala l’insinuazione, Soft Porn è anche il nome di un volume a fumetti autoprodotto realizzato dal collettivo artistico degli Sbucciaginocchi, composto da

Sert, Bugi, Daniele Lupo, Holdenaccio, Gianpiero Chionna, Rossana Ronja, Gianvito Gentile, Luca Negri e Walla Walla con la copertina realizzata da Davide Mazzuchin.

Reduci dal loro precedente lavoro “Il Tema delle elementari”, un volume sulla nostalgia scolastica e, solo apparentemente, sugli anni della spensieratezza fanciullesca, il collettivo continua il proprio viaggio umano raccontando questa volta l’adolescenza e parte dell’età adulta nella scoperta del proprio corpo e dei propri sentimenti, il tutto con una incredibile apertura mentale, senza dar modo a nessun tabù di oscurarne i lineamenti.

Il volume antologico è composto da 9 storie scritte e disegnate ognuna da un’artista diverso che racconta a suo modo una sfaccettatura della sessualità, partendo da una didascalica introduzione, la stessa che ho utilizzato all’inizio di questa recensione, ad opera di Walla Walla.


Walla Walla

 


Dopo il prologo, Rossana Ronja racconta, come in una sorte di ponte tra il precedente volume e questo, i formicolii di un ragazzo delle medie alle prese con i primi turbamenti nei confronti del sesso opposto. Nulla nella storia si ricollega al tema principale, solo la fervida immaginazione del lettore può giungere ad un collegamento diretto, solo chi conosce, puoi arrivare ad immaginare.


Rossana Ronja

Il viaggio continua attraverso la surreale e grottesca mano di Sert che delinea un rapporto di coppia longevo raccontato dal punto di vista maschile, lasciando alla propria partner solo sillabe confuse e volti persi nel vuoto. Una storia che va interpretata, partendo dalle disturbanti volti dei protagonisti.

Sert

Dopo un breve interludio ad opera di diversi ospiti del panorama fumettistico italiano quali Z.Wax  Emanuela Bartolotti,  Wotsu,  Francesca Riz,  Claudio Bandoli,  Paolo Gallina,  Marica Zottino, si prosegue con il Kamasutra degli abbracci  ad opera di Holdenaccio, che colora la sua storia come un succo di frutta venduto durante un concerto dei Violent Femmes, e badate, non nomino questa band a caso.


Holdenaccio

Dopo questo excursus affettivo, c’è un nuovo cambio di direzione, questa volta spingendo più sul lato fumettistico comico e sugli amori fugaci, due viaggi che raccontano lo stesso insaziabile bisogno, quello di avere una storia da raccontare agli amici, ma con due finali completamente differenti. Il primo, ad opera di Gianvito Gentile è una storia da rinfacciare, una rivalsa nei confronti della noia che si trasforma in un giorno in più per cui vale vivere.


Gianvito Gentile

Il secondo ad opera di BuGi (con un piccolo intervento disegnato da Annina Comics) è una storia da tenere per sé, che ruota intorno alla musica degli anni ’70, i discorsi adolescenziali e la totale mancanza di controllo.

Bugi


Terminate la parentesi comica, si smette di ridere e si ritorna a rivedere Soft Porn per quello che è, una pompa idraulica di sangue e ansia. Daniele Lupo ci racconta una storia informe, allegorica, quasi una fiaba seicentesca, un misto tra fantasia ed incomprensione dell’ignoto, una piccola favola proveniente dall’inconscio, con tutto ciò che ne scaturisce.

Daniele Lupo


Arriva quindi il turno di Gianpiero Chionna che racconta con splendidi disegni e tecniche di colorazione quella che considero la storia cardine del volume, introdotta da un gigantesco cuore dalla forma reale, una rappresentazione organica di un sentimento meccanico. Una danza patologica verso l’atarassia, l’impennata finale prima di sprofondare inesorabilmente nel vuoto della propria anima.
Gianpiero Chionna


 Infine, arriva la storia di Scorpia, disegnata da Luca Negri, la storia con la scelta registica più curiosa, piena di inquadrature inclinate, colma di primissimi piani su particolari, contornata dalla musica dei Joy Division e dei Suicide. Scorpia è vittima dei suoi complessi e della struttura stessa del suo racconto, schiava della sua immaginazione e dei suoi incubi, e chiude il volume lasciandoci con un senso di amarezza e imbarazzo, forse perché non abbiamo voluto credere alle sue parole.
Luca Negri





Soft Porn è un nuovo traguardo raggiunto dagli Sbucciaginocchi, un volume certo, non esente da errori, la cui eterogeneità può sia esserne il punto di forza che il punto debole, a seconda se di decide di guardarlo nel suo insieme o solo da un punto di vista tecnico.

Proprio da un punto di vista tecnico infatti, la maturazione non sembra ancora del tutto raggiunta, alcuni degli autori, data la poca esperienza e solo per questo motivo, sono ancora vittime delle loro influenze, tendendo quindi ad assomigliare nella forma ad alcuni dei loro artisti preferiti, e i riferimenti non mancano data la vastità dell’underground fumettistico italiano ed internazionale. Un difetto questo, più che lecito e che sparirà qualora gli autori decideranno di intraprendere realmente la strada del fumetto in maniera professionale. E l’unico modo per dar fiducia a questi artisti è proprio tramite l’autoproduzione che da modo agli autori di dimostrare al lettore le proprie capacità al 100% se non di più.

In conclusione, Soft Porn è più di un semplice volume di transizione del collettivo, è una dimostrazione d’affetto distorta e provocatoria, un diario d’amore macchiato di sangue e sensi di colpa, uno sputo in bocca a Cupido e l’ipocrisia che rappresenta.

Dove trovare gli Sbucciaginocchi: