Tatuaggi e Terapia - Una conversazione dal sollievo del dolore attraverso l’inchiostro



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Ad un certo punto della mia vita, dopo aver lasciato l’Italia per vivere in Olanda, mi sono ritrovato ad essere circondato da persone tatuate. In Italia c’è un preconcetto (desueto) in cui se hai un tatuaggio è perché: 

  • fai parte di una gang mafiosa 
  • sei stato in galera 
  • sei in qualche modo un criminale. 

Dopo aver avuto a che fare con ogni tipo di persona proveniente da tutta Europa mi sono reso conto che sono tante le ragioni per cui una persona decide di tatuarsi : C'è chi lo fa per superare un momento difficile o una perdita ma anche per segnare un traguardo nella propria vita, per coprire cicatrici o anche tatuaggi precedenti. Ma c’è anche chi decide di farlo perché può permetterselo o perché gli va. Ognuno infatti decide di fare quello che vuole con il suo corpo, specialmente se si prende in considerazione che si tratta di una scelta permanente.

Spesso accade che si comincia con un tattoo e si finisce con il tatuarsi l’intero corpo... e a volte si finisce con l’ammettere che i simboli tatuati non significano più nulla... o può anche capitare che acquisiscano un nuovo significato nel tempo.

Non sta a noi giudicare gli altri per le scelte di vita che uno fa, al massimo possiamo dare una nostra opinione ma solo se ci viene chiesta. Altrimenti il silenzio resta una delle soluzioni migliori da prendere in considerazione.

Tilburg è  un luogo in cui ci sono meno preconcetti che in Italia e a nessuno interessa se ti fai un tatuaggio o meno. Ciò ha dato modo di creare nei decenni una cultura del tatuaggio, ci sono un gran numero di tattoo shop, così come tanti apprendisti del tattoo che considerano questo una vero percorso professionale più che un semplice hobby.

Incuriosito da questo mondo dopo aver ascoltato nel corso di questi anni persone che mi hanno raccontato di come il rituale del tatuaggio li abbia aiutati a concepire il dolore da un punto di vista terapeutico, qualche settimana fa, il 17 Marzo 2022, sono stato ad un Tattoo TakeOver al De Nieuwe Vorst Theatre in Tilburg, organizzato da Krakers Tilburg dove ho avuto modo di parlare con il collettivo di artisti The Circle Ink durante una loro esibizione di Live Tattoo. Ho deciso quindi di intervistare Clarence, manager e Tattoo Artist dello studio così da scoprire di più su questo mondo.


Original Video by Juul Bruinsma, via Instagram

 

Atilla, Clarence e Layla, The Circle Ink Tattoo Studio (Tilburg)



Ciao Clarence, quando hai realizzato il tuo primo tattoo e perché?
Ho una croce di 2Pac tatuata sullo stomaco! Ero fuori di testa! L’ho fatta non avendo la minima idea che 15 anni dopo sarei diventato un tattoo artist. Ma sai com’è... il tempo passa e le cose succedono...

Quando hai capito che fare Tattoo era qualcosa che avresti continuato da un punto di vista professionale?
Quando ero giovane ho perso la parte superiore del pollice durante il lavoro. Dopodiché sono finito in depressione perché non sapevo più cosa fare. Ma la depressione mi ha dato modo di decidere di scegliere la parte creativa della mia vita. Ho lasciato il mio percorso di studi ed ho cominciato come manager nel tattoo shop di un amico. Ho visto sorgere un leggero cambiamento di percorso... ho pensato che fosse interessante.

Atilla durante il primo Tattoo Takeover al De Nieuwe Vorst (Tilburg, 17 Marzo 2022)




Vorrei parlarti di Tattoo e terapia: tempo fa ho letto questo articolo su Justine Gerauld, una tattoo artist che unisce le sue conoscenze di psicologia con le sue abilità di tatuatrice. cercando di realizzare dei tattoo terapeutici. Pensi che i tattoo aiutino le persone su di un piano psicologico? Se si, come?

Realizzo sessioni di respirazione durante il mio lavoro. Questa sessione è una fase del processo del tattoo ed è differente tra l’artista e il cliente. Per il cliente è come un sollievo dal dolore. Per il tatuatore è un focus di concentrazione durante la sessione. Mettere in ordine il tutto. È come una cerimonia, un rituale. Innesca il cliente perché riceve un dolore fisico, ma getta via tutto in merito ai problemi psicologici, do a clienti alcuni consigli su come gestire lo stress, provando ad ottenere una sessione consapevole. E tutto ciò è grandioso. Perché quando l’ago entra fa male ma quando esce fuori, tu non senti più nulla. Credo che una cosa simile accada quando hai i tuoi problemi mentali e puoi meditare e rilasciare i pensieri. In aggiunta alle sezioni di respiro, può aiutare l’affermazione “La resistenza fa resilienza” e quando si realizza un tattoo c’è un sacco di resistenza e la cosa più grande è che qualcosa di meraviglioso sboccia da tutto ciò. Per chi ha avuto modo di vedere, una sessione può essere terapeutica certo.




Come realizzi i tuoi tatuaggi e quanto costa l’attrezzatura per realizzarli?

Realizzo i miei tatuaggi attraverso una buona comunicazione con il cliente e un’offerta adeguata in modo tale che il cliente sia soddisfatto e meno nervoso. La mia attrezzatura è alquanto costosa, l’ultimo macchinario che ho acquistato non era poi così male, ma complessivamente ho pagato intorno ai 2000 €.

Ci sono gusti diversi sul tipo di macchinario su quale lavori, quale tipo di inchiostro usare, come vuoi realizzare il design. C’è sempre un tatuatore che vuole disegnare con una matita.

Per ora siamo in quattro. C’è Layla che realizza gli psichedelici neri, credo sia pazzesca. C’è Atilla che traduce la sua arte nei tatuaggi. Io realizzo i disegni semi-realistici e poi c’è Emma che realizza i make-up permanenti sul volto.

Cosa ne pensi dei tattoo sulla faccia?
Penso siano grandiosi, io penso che ogni cosa nella scena Tattoo sia grandiosa.

C’è una parte del corpo che non consigli di non tatuare?
Gli occhi, non scherzare con gli occhi. Ma fosse per me tatuerei ogni parte del corpo, se il cliente è ok a farselo fare è ha coscienza di quello che sta per fare, a me sta più che bene. Ho realizzato un tattoo sul volto di una musicista, lei lo voleva, io ho acconsentito e credo sia fantastico. Ma c’è da dire che la mia opinione sui tatuaggi è cambiata nel tempo. Anche io all’inizio sconsigliavo i tatuaggi sul volto dicendo che avrebbero distrutto il futuro del cliente... ma poi ho capito che ci sono cose peggiori che possono distruggerti il futuro, non solo un tatuaggio.





Cosa ne pensi dei tatuaggi black work (che coprono un’intera parte del corpo)?
La gente si fa questi tatuaggi per motivi diversi, non solo per coprire qualcosa, dipende dalle persone, ci sono anche motivazioni puramente estetiche.

Qual’è la cosa più assurda che hai tatuato?
Non ho mai realizzato nulla di strano o assurdo. Credo di essere l’unico tattoo artist che non ha mai realizzato qualcosa di strano.

Hai mai sognato di lavarti la pelle e i tuoi tatuaggi vengono lavati via?
No mai ahahah!

Quali sono le ragioni più comuni per cui la gente si fa un tatuaggio?
Per divertimento o perché adorano il design.

Ci sono alcuni dei tuoi tatuaggi che hanno cambiato il loro significato nel tempo?
Si, alcuni non ne avevano uno specifico all’inizio e l’hanno acquisito successivamente.

Cosa suggeriresti a un giovane Tattoo Artist apprendista?
La prima cosa è: stai attento con la pelle degli altri e fatti seguire sempre da un professionista, è importante acquisire le skills come pulizie delle linee, pulizie delle ombre ecc.

La seconda cosa è avere conoscenza della parte imprenditoriale (tasse, burocrazia ecc.) perché se ti beccano a fare un tattoo illegale poi avrai un bel cazzo di problema amico!