Quello che sto per raccontare volevo inserirlo nel nuovo libro che sto scrivendo ma siccome un libro racconta una storia, rendendola spesso simile alla realtà e non reale, preferisco dirlo qui. Vi assicuro che quanto sto per dire è accaduto davvero.
L' 11 novembre avrei dovuto essere ad Urbino per motivi personali e volevo a tutti i costi cercare di essere li. Avrei dovuto fare il cambio del treno a Foggia e da li a Pesaro. All'Agenzia Viaggi mi dicono che ci sarà il treno delle 6 e mezza, da li poi il cambio alle 8.50 per Foggia-Urbino. Preventivamente mi sveglio alle 5 del mattino, finisco di sistemarmi lo zaino e accendo l'auto per riscaldarla. Mio padre che era sveglio mette su un caffè e mi chiede se lo voglio anche io. Onde evitare di consumare i pochi soldi che mi restavano a prendermelo al bar, accetto. Faccio un leggero ritardo e arrivo in stazione alle 6.25. Vado direttamente ai binari, attendo mezz'ora e poi nel dubbio controllo la tabella oraria. Il treno per Foggia in realtà era un Pullmann che si prendeva all'infuori della stazione. Già nervoso di mio, attendo che apra l'Agenzia Viaggi per fargli presente che mi era stato detto che c'era un treno (come riportato da biglietto) e non un Pullmann. Parcheggio nei pressi dell'Agenzia Viaggi alle 9 e faccio un breve tratto a piedi. Mentre cammino, un tizio, senza scendere dall'auto, cerca di scroccarmi una sigaretta raccontandomi di aver perso tutto con le macchinette. Penso che fosse un rappresentante dai vari cataloghi che portava nella sua automobile. Io mi accorgo di aver lasciato il tabacco in auto e glielo dico, lui comincia ad inveire, dice grazie lo stesso e torna a muoversi, anche perché le auto dietro stavano suonando. Il rappresentante si parte di colpo e 15 metri più avanti sbatte la propria macchina contro un furgoncino continuando a bestemmiare ancor più di prima. Controllo che nessuno si sia fatto male e mi reco all'Agenzia Viaggi. Uno dei ragazzi che lavora li mi dice che non può rimborsarmi a prezzo pieno il biglietto perché il treno è partito da circa 10 minuti. Ancora più nervoso di prima, prendo il portafoglio e pago la differenza. Esco dall'agenzia e siccome mi accorgo che non è proprio giornata, me ne torno a casa. Per la strada, in un incrocio, i semafori sono andati fuori uso e rischio un'incidente. Evito di uscire di casa per tutta la giornata, non per superstizione ma più che altro perché la testardaggine aiuta il caso a fare degli scherzi al limite del''assurdo. Anche perché il giorno successivo, spinto ancora dalla testardaggine, ho ripetuto la stessa cosa e mi sono presentato in stazione con largo anticipo, ed il Pullman delle ferrovie, visto che le ferrovie dello Stato si affidano ad agenzie private di trasporti per risparmiare, ha deciso arbitrariamente di non passare facendomi di nuovo bestemmiare in linguaggi arcani. Avete mai visto il film Magnolia? Beh, guardate l'introduzione (linkata qui) e ditemi un po' se bisogna davvero cercare un senso alle cose o smettere di farsi domande quanto prima.
Lucca Comics 2011: L'anno della coalizione
IL SEGUENTE TESTO SI BASA ESCLUSIVAMENTE SUL MIO PUNTO DI VISTA E SU COME LA PENSO IO. NON PRENDETEVELA SE NON RIFLETTE ANCHE IL VOSTRO. IO AL POSTO VOSTRO NON ME LA PRENDEREI.
Lucca Comics 2011: Un giorno di fiera e tre giorni di treno, sonno accumulato all'interno della stazione ferroviaria di Pisa, di vari caffè dai prezzi inumani e tante, ma tante frasi sconnesse su argomentazioni quali fumetto, autoproduzioni e centrini da tavola.
La mia intenzione principale era quella di riuscire a parlare faccia a faccia con persone di cui in un modo o nell'altro ho avuto a che fare in questo anno. Sono riuscito a parlare con buona parte delle persone con cui mi ero ripromesso di instaurare un dialogo al fine di dare risposta ai miei dubbi. Ma andiamo con ordine:
Venerdi 28: Incontro con Serena Medoro, Fumettista e illustratrice conosciuta soprattutto per il Blog Serem su Open Shockdom. Serena è stata gentilissima sia per l'ospitalità che nel sopportare il qui presente che per tutto il giorno è stato a strimpellare una chitarra classica facendo motivetti insensati. Ho avuto modo di vedere come lavora (e quando parlo di lavoro ahimè, lo dico sempre con amarezza almeno in questo settore) e la metodicità con cui disegna, colora e formatta le proprie tavole. Non c'è che dire: una persona con molto talento che si ritrova a fare una cosa per passione solo perché le speranze di poter andare avanti, soprattutto nella nazione a forma di stivale, sono sempre di meno. Appena finito di pubblicare il Post, abbiamo cenato grazie all'ospitalità della sua famiglia e siamo andati alla stazione di Napoli a prendere il Treno verso Pisa. Alla fermata di Aversa ci raggiunge Alessio Trepiccione, l'architetto con il pallino del fumetto sulle università di architettura distorte dal pallino del fumetto. Un'altro grande autore Open Shockdom che sta ideando una storia piena di colpi di scena e con una continuity sempre azzeccata. Alessio mi ha mostrato il primo volume di SdA Aversa che aveva stampato in anteprima (Che quando sarà disponibile, vi consiglio di acquistare per 2 motivi: E' impaginato e illustrato benissimo e perché ci sono dei contributi turellici). Predisposti nel nostro vagone accompagnati da arzilli vecchietti scalzi che si lamentavano dei tempi andati e degustavano panini rigorosamente portati da casa che offrivano con orgoglio (soprattutto per l'indiscussa nominata del maiale biologico locale), decidemmo di prendere sonno onde evitare sensazioni di stanchezza che si sarebbero perpetuate per i prossimi giorni. Ed ovviamente, non abbiamo dormito.
Sabato 29: Verso le 3 di notte siamo scesi per fare il cambio Pisa/Lucca. L'unico problema era che il vagone sarebbe partito nelle tre ore successive. Decidiamo di prendere un caffè in un bar. Caffè che oltre a non essere economicissimo (e non era nemmeno il più caro), faceva decisamente schifo. Ma lasciamo correre che è meglio.
Dopo aver aspettato il cambio, essere giunti a Lucca ed aver preso i biglietti (senza mai smettere nemmeno per un secondo di dire cazzate) ci apprestiamo a girovagare in quel di Lucca ed osservare la più grande fiera dei Fumetti nostrana.
La prima cosa che balza all'occhio in una fiera di enormi dimensioni e la quantità di espositori: Ognuno ha qualcosa da dire, ognuno vuole cercare di concretizzare un sogno o un percorso formativo dai pochi sbocchi. Tanto talento, tante idee originali, tante manovre pubblicitarie, la maggior parte curiose e nel loro piccolo simpatiche. E se solo il titolo riesce ad incuriosire, siamo già a metà dell'opera, come nel caso di Davide la Rosa e Vanessa Cardinali con "Zombie Gay in Vaticano" della fantomatica Freaks Edizioni (Il nome dello Stand dove risiedevano Davide e Vanessa che non viene mai citato all'interno dell'albo… che sia un autoproduzione? Mmmm…). Davide però non vendeva nel piccolo Stand il libro di Dio ("la Bibbia 2" per alcuni) che si trovava alla Casini Editore nella sezione "Lucca Games" un enorme padiglione affollatissimo che ci mettevo mezz'ora solo per passare in mezzo alla gente. Il qui presente ha portato "Siamo arrivati alla frutta" al cospetto della casa editrice con qualche barlume di speranza per la sua pubblicazione (Se volete leggere qualcosa vi rimando a qualche stralcio). Vicino a Davide c'era la Shockdom, la già citata casa editrice che ospita sul suo sito il terzetto di cui abbiamo parlato finora. Nello Stand c'erano alcune delle persone con cui volevo fare quattro chiacchiere. C'era Plunk (All'anagrafe Alessandro Alecci), la mente dietro ad ACD Comics (e dietro il gruppo di Facebook "Amo i Fumetti"), con i suoi coloratissimi e ingegnosi articoli e con le dosi di acidi… no davvero… non pensate male… informatevi qui. Plunk è stato veramente gentilissimo nel rispondere ad ogni mia domanda e a farmi capire velatamente come è messa la situazione a livello generale. Mi avevano parlato bene di lui, e conoscendolo, mi ha fatto davvero una buona impressione. Oltre a lui c'erano dei grandi nomi della casa editrice e non solo: Albo, MontonePecorAgnello, Gaunt Noir, Sergio Nuzzo (l'area Marketing), Lucio Staiano (Il direttore). Ancora con Sergio, si è parlato a riguardo delle novità del sito e dei vari blog Open (di cui sospettavamo dei felici cambiamenti) e si è parlato anche dell'ultima fatica di casa Shockdom ovvero l'App per Ipad e Android "'iComic" per creare la propria fumettosa applicazione… la realtà che la carta stia lentamente scomparendo sostituita da schermi LCD Touch Screen è purtroppo una verità in cui bisogna forzatamente adattarsi ed accettare quanto prima in proprio cuore… soprattutto per chi fa strisce e non tavole, estremamente più facili e pratiche da distribuire su schermo. Sta solo capire il modo migliore su come diffonderle perché, paliamoci chiaro, se non ti ci metti con anima e corpo a fare pubblicità per conto tuo non puoi pretendere che gli altri non lo facciano per te, a meno che l'idea non possa fruttare dei ricavi (è triste ma è così). Quando siamo passati la prima volta allo Stand Shockdom mancavano alcuni autori di cui mi ero ripromesso di acquistare del materiale che poi, causa altri impegni e incontri che dovevo fare, non ho preso. Mi scuso, ma ci sarà tempo in altri momenti (Mi scuso anche con Dado che l'ho riconosciuto troppo tardi e mi sa che ho fatto una figura di m…). Invece quello che ho acquistato con piacere (e perché avevo letto in anteprima e mi aveva convinto) è stato Besteller, una simpatica guida di sopravvivenza alle fiere del fumetto strapiena di citazioni (i protagonisti della clinica dell'amore solo per dirvi una citazione che tutti conoscete e che tutti vi vergognate di ammettere di conoscere). Besteller è un'ottimo esempio di come la collaborazione di più autori crea un prodotto più che valido (Alessandro Alecci, Silvia Tumminiello, Alberto Turturici). Mi dispiace solo che Albo e Silvia (che ringrazio per quell'ottimo lavoro chiamato "Rapimento") erano impegnati a fare dediche a chi stava acquistando, avrei fatto volentieri qualche chiacchiera in più, mi sembravano davvero delle persone disponibili ed in gamba, altrettando per Gaunt… ma ahimè, un po' di timidezza e la paura di non dire nulla di interessante hanno sopraffatto. Un'ultimo ringraziamento allo stand che mi ha acconsentito di posare sul tavolo le mie vignette, grazie ragazzi, grazie a tutti. Cos'altro.. .ah si… l'incontro con i vari autori Open che ho commentato e che mi hanno commentato per circa un'anno! Sicuramente la più grande soddisfazione personale (In fondo al testo li cito uno per uno)… altre piccole soddisfazioni le ho avute quando la gente mi ha riconosciuto in mezzo alla fiera (per via sopratutto della mia sgargiante maglietta di riconoscimento). Non mi aspettavo che c'era della gente che leggeva Alienation & Reflections al di fuori dei "colleghi" Open, che dire.. Grazie! Per il resto della fiera abbiamo continuato a dire calzate, a parlare di quanto la situazione sia triste e a notare la quantità abnorme di Cosplayer di qualsiasi forma e natura. Poi io e Alessio abbiamo mangiato la porchetta (insieme a Dinky e Stima e all'amico di Stima), abbiamo accompagnato Dinky nell'ostello del terrore, ci siamo adagiati in stazione ed abbiamo atteso il treno che ci riportasse nelle nostre terre.
Domenica 30: Arrivati alle 8 e mezza del mattino dopo aver atteso alla stazione, tra Cosplayer stanchi e deliranti e vagabondi alla ricerca di sigarette (e dopo aver atteso un'ora col treno fermo in attesa dell'ora legale) siamo arrivati nella segretissima ubicazione di Alessio dove ci siamo riposati ed io sono stato ospitato dalla sua gentilissima famiglia. Ho avuto modo di vedere le fasi finali della realizzazione delle sue splendide tavole e nell'attesa, preso dalla stanchezza e dalla demenza cosmica mi sono messo a disegnare anche io (Ebbene si… e non una volta… ma bensì due!). Durante la sera un'altra gradita sorpresa. Ci ha raggiunti Claudio Lous Cosentino, precedentemente conosciuto per Inside The Lous ed ora più che mai per Vladimiro's Tales. Conoscendolo ti rendi conto che il personaggio di Padre è l'esatto opposto dell'autore, una persona veramente disponibile e a modo e poi da quando ho capito è una persona solare, anche se l'ho conosciuto di notte e potrei non essere sicuro di quello che dico. Claudio è nel ramo da 6 anni e penso che ne ha visto di acqua sotto i ponti (che poi è normale che vedi acqua sotto i ponti sennò i ponti sono stati costruiti per qualche appalto illecito) e parlando da anni con vari autori mi ha chiarito ulteriormente altri punti rimasti in sospesi o già ribaditi nei giorni precedenti. Sicuramente a conti fatti sembra che la coesione sia la soluzione per vincere e per sopperire ad eventuali costi di produzione inevitabili.
Poi sono tornato a casa, forse con più dubbi rispetto a prima ma soddisfatto di aver incontrato delle persone interessanti e disponibili al dialogo.
E quello che succederà per Alienation & Reflections ancora non si sa. Sicuramente non lascerò senza un epilogo ma mi prenderò molto più spesso delle pause… ci sono impegni più grandi e l'età dei sogni comincia ad essere un ricordo, soprattutto quando sei costretto a pensare a come guadagnarti il pane ed il fumetto od un libro non saranno mai e poi mai il motivo per le spese alimentari….
Personaggi incontrati in ordine di apparenza (non offendetevi vi prego):
Il Flautista burlone: Turel
La donna che diede in mano una chitarra alla persona sbagliata: Serem
L'architetto con il pallino dei centrini da tavolo: Trepicomics
L'uomo che fa finta di essere un Pusher e vende le dosi: Plunk
La ragazza nel buio: MontonePecorAgnello
Il disegnatore che non ho riconosciuto subito: Dado
L'albo umano: Albo
L'Otaku elegante: Gaunt Noir
La Donna che chiede a Dio il permesso di nominarlo e lui accetta con non scialance: Vanessa Cardinali
L'uomo che ha i diritti d'autore su Dio: Davide la Rosa
Le torri nel logo di Shockdom: Sergio Nuzzo e Lucio Staiano
L'uomo che programmò l'oscurità dell'isola Scimmia: Feddav
La donna dagli occhi di ghiaccio che vede la gente morta: Aoichan
Il Cosplayer motivato: Harry
Il Cosplayer indefinito: Uriel
Il ragazzo con l'intimo firmato: Dinky
Il Rastapapà buono: Stima
La pucchosa ragazza vestita di nero: Lupi
L'uomo con la maschera vendicativa di bicomponente: Elvo
L'amica dell'uomo con la maschera vendicativa di bicomponente: Mi è sfuggito il nome, peccato.
L'uomo con il Tom Tom a piedi: Makmad
Il ragazzo dei chiodi: Meccano
Il Padre del suo subconscio: Lous
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